Con la scomparsa di Giulia Maria Crespi, l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica perde la sua presidente onoraria e la sua guida. Ma non solo. Giulia, cui devo un affetto filiale e un apprendistato, che giudico non concluso, ha insegnato a tanti come si vive nell’amore per l’azione e nel rispetto per gli altri e come ci si batte sempre sui fronti più scomodi. Delle sue lotte esemplari, quella per l’agricoltura biodinamica è la parte di sé che meno le è stata perdonata e proprio per questo la più identitaria del suo essere e il fiore più delicato e prezioso che lascia. È la sua intuizione precorritrice, in cui ha manifestato forza profetica. Diviene evidente oggi, che la Commissione UE indica proprio i requisiti presenti nel metodo biodinamico, come i punti qualificanti della strategia agricola dei prossimi anni. Ha fatto in tempo a vederlo ed è quello che ora dobbiamo impegnarci a conquistare, con l’aiuto di chi la conosceva e apprezzava. Ai fratelli del Fondo Ambiente Italiano va il mio pensiero in questo momento doloroso, sicuro che lo affronteremo con quel coraggio che la nostra presidente onoraria ci ha insegnato.

19 luglio 2020. Per Giulia Maria Crespi
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Storico della scienza e autore di numerose pubblicazioni scientifiche, dopo la laurea in Filosofia e il dottorato in Storia della scienza a Firenze, ho studiato presso le università di Oxford e Berlino; in seguito sono stato ricercatore presso il Museo di Storia della Scienza di Firenze e responsabile della Sezione di Filosofia della scienza dell’Osservatorio Ximeniano. Ho svolto attività di ricerca per il Dipartimento di Biologia animale e genetica dell’Università di Firenze e insegnato Storia della Scienza presso lo Smith College di Boston (USA). Dopo aver approfondito lo studio della Biodinamica, ho praticato tali tecniche amministrando una cooperativa agricola; in seguito sono stato coordinatore,per la Facoltà di Agraria di Firenze della sezione Biodinamica del Master in Agricoltura Biologica e Biodinamica e consulente ARSIA Regione Toscana per l’Agricoltura sociale. Dal 2007 sono consigliere scientifico della Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica. Dal 2009 sono il direttore di APAB, istituto formativo riconosciuto e dal 2011 rivesto la carica di Presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica italiana. Dal 2015 sono Vicepresidente di FEDERBIO (Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica) con delega alla formazione.
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