Oggi 15 luglio sul Corriere si decantano i vantaggi del CETA, l’accordo di “libero commercio” ingannevole col Canada, recentemente rifiutato dal governo italiano. Ottimo il belletto con cui si informa che permette il libero scambio a ben 41 prodotti italiani a indicazione protetta, circa il 90% di quello che già si esporta. Cioè Parmigiano, Gorgonzola, Asiago, Prosciutto di Parma… insomma sembrerebbe vendite e soldi per tutti. Tranne tacere che il CETA non dà il libero commercio a ben 247 denominazioni protette italiane (quasi tutte quelle del Sud Italia e quelle più deboli o in via di sviluppo) e che il CETA lascia ai canadesi di chiamare le loro imitazioni Gorgonzola, Asiago e Prosciutto di Parma… made in Canada, ma con la nostra italica benedizione
L’articolo col “trucco” del Corriere
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